HEMELLIGGAAM or THE ATTEMPT TO BE HERE NOW (CHAPTER ONE)
TOMMASO FISCALETTI e NIC GROBLER
Immaginato come un progetto espositivo che al tempo medesimo riflette su se stesso e dunque va modificandosi step by step, Hemelliggaam or The attempt To Be Here Now esplora da molteplici punti di osservazione la relazione quasi mistica che lega l’essere umano al cielo, da quando, alzando lo sguardo oltre l’orizzonte, il cielo ha inizio sopra il mondo conosciuto, sino a dove l’occhio indagatore dell’uomo, supportato dalla scienza, lo porta. E, quando la scienza non basta, la fantasia prova a trasportarlo oltre lo scibile.
Alimentandosi in un territorio che per natura propria manifesta forti legami con l’ambiente, in forma di credenze e tradizioni cardini secolari di un’antica cultura indigena ben consolidata, Hemelliggaam or The Attempt To Be Here Now non può essere visto come il risultato di un tradizionale percorso di ricerca creativo, frutto di un’esperienza vissuta dall’artista, quanto come una serie di possibili, raffinati approcci che insieme concorrono a evocare nello spettatore la necessità di partecipare, di scegliere una porta -fra le tante offerte- attraverso la quale iniziare un viaggio che altro non è se non l’immaginazione fattasi visione.
Tommaso Fiscaletti e Nic Grobler hanno scelto un registro molto complicato per tradurre, reinterpretare e ordinare questi elementi già così espliciti, lavorando con immagini fotografiche, immagini in movimento, testi -originali, inediti e sintesi di testimonianze, molti di questi in afrikaans-, suoni.
Il luogo in cui tutto questo ha origine è fondamentale: un’ampia regione che si estende dal Knersvlakte -che tradotto letteralmente vuol dire “pianura stridente” per la grande quantità di quarzo che ne ricopre la superficie- sino al Great Karoo, dove, a nord, le rocce sono come gong riflettenti tanto che i primi abitanti fra loro comunicavano grazie a questi suoni. Terre dove per il gran caldo ci si abitua a dormire sotto le stelle divenendone notte dopo notte dipendenti, dove la natura stupisce proponendosi con sembianze antropomorfe, la religione si mescola alla scienza, l’una con l’altra vicendevolmente, con naturalezza, e la fantascienza trae ispirazione solo guardandosi intorno, tanto quei luoghi si prestano quali scenari perfetti per racconti di alieni che incontrano gli umani.
Quegli stessi alieni cui, probabilmente, vengono inviati segnali a oltre 100 anni luce dalla Terra, dai siti astronomici che popolano il Great Karoo.
Lavorando in armonica simbiosi, Fiscaletti e Grobler producono fotografie che si presentano come appunti severi e precisi di un taccuino di viaggio e opere video altrettanto essenziali, pulite anche nella scelta di un sonoro originale che sembra essere la voce dei luoghi, conducendoci alla scoperta di qualcosa che, da subito, comprendiamo non verrà rivelato.
Eppure aneliamo ad esso, proprio perché, pur non possedendolo, sentiamo di esserne parte.
FILIPPO MAGGIA
OPENING 8 MARZO 2018, 18:30
9 MARZO 2018 ~ 22 APRILE 2018
Una collaborazione tra gli artisti Tommaso Fiscaletti e Nic Grobler.
Team Scientifico : Mattia Vaccari, Lucia Marchetti, Dipartimento di Fisica e Astronomia, Università del Western Cape (UWC), Ricercatori Associati dell’istituto Nazionale di Astrofisica. Michelle Cluver, ( UWC)
Suoni / effetti originali : Alessandro Gigli.
Principali sponsor:
National Research Foundation (NRF), Consolato d’Italia a Cape Town e Farnesina (Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
PARTNER istituzionali
Università del Western Cape
Supportato da
Enel X South Africa